Si fa presto a dire riso! Questo alimento di base molto sano in realtà ha decine di varianti ognuna delle quali ha uno specifico utilizzo in cucina. Ci sono le varietà di riso italiano, quelle asiatiche, quelle perfette da fare al vapore e quelle indicate per i risotti: insomma c’è un riso perfetto per ogni piatto.
Scopriamolo insieme, distinguendo tra tutte le tipologie e varietà di riso italiano!
Riso italiano COMUNE
Il riso comune è una varietà che si riconosce grazie al suo chicco tondo e piccolo, la sua cottura è breve (circa 10-12 minuti) e viene utilizzato principalmente per preparare le minestre.
Tra tutte le tipologie di riso italiano, fanno parte di questa famiglia il Balilla e l’Originario che tendono ad assorbire molto i liquidi e aumentare di volume. Sono perfetti per minestre, dolci, timballi e crocchette. Attenzione perché tendono a scuocersi facilmente.
Riso italiano SEMIFINO
Questa tipologia ha i chicchi più allungati e un tempo di cottura leggermente più lungo del riso comune (circa 12-14 minuti).
Molto conosciuto è il Vialone nano che ha anche ottenuto la certificazione (Vialone Nano Veronese IGP); è indicato per la preparazione di minestre e crocchette anche se molti chef lo usano anche per preparare il risotto al posto del carnaroli.
Un’altra tipologia molto apprezzata e particolarmente pregiata è la Rosa Marchetti, ormai prodotta da pochissimi risicoltori. In cottura prende un colore leggermente rosato dai cui prende il nome. É la tipologia di riso italiano per i timballi e le minestre, così come il Padano ricco di amido e perfetto per il classico “riso in bianco“.
Riso italiano FINO
Questa tipologia dai chicchi allungati e leggermente affusolati è un prodotto che tiene bene la cottura che è abbastanza lunga (14-16 minuti).
Il Ribe è sicuramente il riso fino più famoso tra le varietà di riso italiano, ed è la qualità che si usa poi per preparare il parboiled. Quest’ultimo è prodotto la cui lavorazione ha origini antichissime: il riso integrale viene immerso in acqua calda per sciogliere le vitamine ed i sali minerali contenuti nel rivestimento esterno e nel germe in modo tale da trasferire nel chicco i principi nutritivi e sigillarli nel suo nucleo, per mezzo del vapore.
Riso italiano SUPERFINO
Sono i risi più pregiati, dal chicco più grosso, lungo e affusolato. Hanno tempi di cottura più lunghi a confronto alle altre varietà (16-18 minuti) e vengono principalmente usati per la preparazione dei risotti.
Il Carnaroli è il più famoso e buono di tutti, il re assoluto per i risotti grazie alle sua consistenza unica che tende a non frantumarsi e a non scuocere.
Anche l’Arborio è perfetto per questo tipo di preparazioni, specialmente per i risotti molto mantecati ed è originario della zona del Piemonte, nel vercellese.
Sempre della varietà superfino ci sono il Baldo, che è ancora poco conosciuto, e il Roma, ambedue le tipologie di riso italiano sono molto versatili e ricche di amido quindi vanno benissimo per risotti o preparazioni umide.
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Avete già individuato la tipologia di riso italiano più adatta per la vostra ricetta? Qualsiasi sia la vostra scelta finale, è sempre bene scegliere un riso integrale biologico, per evitare di introdurre eventuali tracce di pesticidi residue sui chicchi.
Inoltre consumare riso integrale contribuisce a farci assumere un apporto maggiore di fibre e vitamine, in particolare quelle del gruppo B, fondamentali per trasformare l’amido in energia pronta per l’organismo.
Non vi resta altro che scegliere la vostra tipologia di riso preferita e trasformarla in un succulento piatto!