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Rarità piemontesi riscoperte

Rarità piemontesi riscoperte, a lungo dimenticate, di cosa stiamo parlando? Di eccezionali vini piemontesi di nicchia che stavano per essere dimenticati e che stanno pian piano tornando alla ribalta!

Le colline tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria sono luogo di produzione di un vino spumante eccezionale prodotto con metodo classico, l’Alta Langa DOCG. Un prodotto derivante dalla vinificazione dei vitigni Pinot Nero e Chardonnay che prevede un periodo d’invecchiamento di 30 mesi.

Questo vino di colorazione dorata o rosata, più o meno intensa, al naso e al palato ricorda sentori e aromi di lievito, vaniglia e frutta. La sua struttura a medio corpo lo rende perfetto per accompagnare antipasti e piatti a base di pesce, ma anche eleganti piatti della tradizione piemontese come fondute, flan e il fritto misto.

Parliamo ora del Ruchè, una vera rarità piemontese, coltivata in una ristretta area nei dintorni di Castagnole Monferrato.

Un vino secco di colore rosso rubino, da cui emergono sentori floreali e fruttati, che ricordano profumi di rosa, violetta e frutti rossi, e accenni speziati di pepe nero. Al palato appare con un aroma persistente, caldo e morbido, ottimo da abbinare a formaggi saporiti e piatti tipicamente locali come gli agnolotti. La versatilità di questo vino lo rende anche un perfetto accompagnamento per piatti tradizionali di altre culture, come gli alimenti piccanti e ricchi spezie tipici della gastronomia dei paesi orientali.

Un’altra produzione enologica limitata, ma di altissima qualità, è il Timorasso, un bianco fresco derivante dall’omonimo vitigno coltivato nella provincia di Alessandria.

Un vino elegante e coinvolgente, dai sentori fruttati a base di agrumi, che non risulta troppo corposo al palato. La freschezza e la modernità sono le caratteristiche principali del Timorasso che, come le altre rarità piemontesi riscoperte, è stato a lungo dimenticato, ma fortunatamente si è riaffermato sulle nostre colline a partire dagli anni ’80.

Possiede ottime capacità d’invecchiamento, risultando fantastico anche dopo i 10 anni; le annate più vecchie sono un perfetto abbinamento per le carni bianche, mentre quando è giovane si sposa benissimo con primi e secondi piatti a base di pesce.