Se siete in auto e vi capita di guardarvi intorno nelle zone del basso Piemonte, noterete sicuramente una pianta: il nocciolo, un albero dall’aspetto cespuglioso e ampio che nell’ultimi anni ha letteralmente “invaso” le campagne della nostra regione.
Una pianta antica, forte e tenace ,ma soprattutto preziosa, perchè nell’ultimi anni ha saputo valorizzare le colline piemontesi più povere e meno vocate alla viticoltura.
Ecco 5 cose curiosità imperdibili sulla “nocciola più buona del mondo”!
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IL NOME DELLA DISCORDIA
La zona di produzione originaria e qualitativamente più pregiata è l’Alta Langa, infatti fino a pochi anni fa la qualità era denominata Tonda Gentile delle Langhe, con la promozione della Nocciola Piemonte al marchio “IGP” ha perso la possibilità di inserire la parola “Langhe” nella sua provenienza d’origine che però adesso può essere utilizzata da coltivazioni proveniente dal resto d’Italia, compreso il sud con clima e terreno diametralmente opposti alle colline cuneesi.
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IL “CIOCCOLATO” DEI POVERI
La nocciola da secoli è presente nelle Langhe, terre che fino a qualche decennio fa erano estremamente povere. Questa frutta secca veniva soprattutto usata come sostitutivo del cioccolato perchè una volta tostata la varietà Piemonte ha una sapore molto armonioso e complesso che ricorda di cacao (nasce proprio così la famosa Nutella!)
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UN ALBERO MAGICO
Il nocciolo da sempre è considerato una albero magico, ad esempio i rabdomanti piemontesi, usavano proprio i rami di nocciolo per trovare le sorgenti per poi costruire i pozzi nelle cascine, e sempre con i rami del nocciolo le Masche (le streghe piemontesi) facevano il loro baculum, ovvero il bastoncino magico
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FRUTTO PREZIOSO
Con questo frutto si possono fare tantissimi prodotti; dalla spremitura si produce l’olio di nocciola, ad esempio, che ha ottime proprietà organolettiche perfette per la cucina dolce o salata. Si produce anche una pasta semi cremosa perfetta come base per le ricette dolci, fatta al 100% con nocciole grazie alla naturale presenza di grassi al suo interno. Ovviamente si fa la farina di nocciole e tantissimi altri prodotti, ma di questo frutto non si butta via niente, infatti i gusci di scarto vengono usati come ottimo combustibile per le stufe.
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SEGRETO DI BENESSERE
Fin dall’antichità il nocciolo simboleggiava il benessere e felicità, gli antichi romani ad esempio regalavano proprio un pianta come augurio di gioia, forse anche grazie alle sue proprietà naturali e al suo alto potere nutritivo (contengono infatti circa 650 Kcal per 100g). Gli antichi greci ad esempio consigliavano di piantare qualche albero di nocciola nel proprio orto, un ottimo consiglio che chi ha spazio in casa può seguire, per avere sempre ottime nocciole da tostare ogni anno, ogni pianta arriva infatti a produrne anche 10 kg!
Foto di Noemi Costa.