Uno dei punti di forza di Shopiemonte sono gli imballaggi e il modo in cui vengono confezionati i vari prodotti. Dietro questi risultati c’è tanto lavoro e tanta ricerca, senza dimenticare mai l’innovazione verso i nuovi materiali sempre più ecosostenibili.
Abbiamo voluto approfondire questa tematica con Valter: ecco cosa ci ha raccontato!
Considerando che il catalogo di Shopiemonte vanta più di 2000 articoli, con caratteristiche e packaging molto diversi tra loro, in che modo avviene il confezionamento? Come vengono gestiti i prodotti più delicati quali salumi e formaggi?
Su Shopiemonte si possono trovare tante varietà di prodotti differenti. Le tipologie possono diversificarsi nel peso, nelle dimensioni, ma principalmente nelle caratteristiche.
Tutti gli imballaggi che vengono scelti hanno lo scopo di salvaguardare l’integrità dei prodotti durante il trasporto, ma anche di mantenerne le caratteristiche organolettiche originali. Le operazioni di ri-confezionamento vengono svolte da personale qualificato e formato per questo tipo di lavoro. Ogni prodotto ha un suo imballaggio dedicato ed è l’operatore a svolgere questo tipo di operazione.
Siamo partiti con imballi tradizionali, ma negli anni ci sono state evoluzioni importanti e le soluzioni per la spedizione di prodotti alimentari anche legate all’e-commerce sono molteplici. Un riguardo particolare è rivolto ai prodotti freschi come salumi e formaggi sottovuoto.
Per questo tipo di prodotti, che devono mantenere una temperatura controllata, abbiamo adottato una soluzione composta da sacchetto refrigerato, ghiaccio gel e scatola coibentata. Grazie a questa tipologia di imballaggio il materiale mantiene la temperatura e può arrivare a destino in maniera conforme.
In che modo vi adattate ai nuovi trend di mercato e alle crescenti esigenze dei clienti?
Il settore dei materiali per confezionamento ed imballaggio è in continua evoluzione.
Il packaging ecosostenibile è diventato una priorità per marchi e clienti, ora più che mai.
Il problema dell’inquinamento ambientale e dello smaltimento dei rifiuti è sempre più discusso. Per questo motivo, grazie anche al risveglio della coscienza ambientale nelle grandi aziende, ma soprattutto nei consumatori, l’esigenza di cambiare il modo in cui impacchettiamo o spediamo i nostri prodotti sta vivendo una rivisitazione necessaria.
Come diceva prima, l’ordine viene confezionato manualmente, come si gestisce questo processo durante i periodi più intensi come quello natalizio?
Si, il processo di chiusura e confezionamento degli ordini viene fatto manualmente da personale qualificato. Nel periodo invernale e in particolar modo quello Natalizio, gli ordini sono molteplici e quindi diventa obbligatorio replicare le linee di chiusura e quindi avere più postazioni a disposizione.
Avendo nuove postazioni si permette agli operatori di avere un flusso continuo dei colli in partenza con tutti gli imballi a propria disposizione.
Inoltre, nel periodo Natalizio, aumentano anche i numeri di colli da consegnare da parte dei corrieri e quindi diminuisce leggermente l’attenzione nella movimentazione delle scatole. In quel momento per noi è fondamentale intervenire con un imballo ancora più attento per salvaguardare l’integrità dei prodotti.
Siamo curiosi, quanto è stato difficile, anche in termini economici, adattare gli imballaggi ecosostenibili?
Il packaging ecosostenibile è quel tipo di imballaggio che a lungo termine non crea un forte impatto ambientale, o che aiuta in qualche modo a ridurlo. Il materiale principale di un packaging ecosostenibile è senza dubbio, nell’immaginario collettivo, anche il più grezzo: il cartone.
Il cartone è una soluzione d’imballaggio sempre conveniente. È utile, economico, resistente, etico, organico e soprattutto sostenibile.
Purtroppo, in termini economici quando si ragiona su alcuni tipi di imballaggi biodegradabili il fattore economico rappresenta un ostacolo importante. L’azienda che vuole andare in quella direzione deve avere le potenzialità e un target di clienti sensibili a questo tipo di argomento.
La nostra realtà sta andando in quella direzione e speriamo che anche i fornitori di questi materiali possano nel tempo avere proposte e soluzioni meno onerose anche nell’interesse mondiale.