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Erbe Spontanee: alla scoperta del Livertin

Erbe spontanee: alla scoperta del Livertin

Quando in primavera la natura si risveglia, in Piemonte ci si dedica alla raccolta del livertin (o lavertin o luvertin a seconda della zona), una pianta spontanea che molti chiamano erroneamente asparago selvatico.

In realtà questo antico ingrediente della cucina povera della nostra regione altri non è che il germoglio del luppolo, che nella forma e nel gusto ricorda un po’ l’asparago.
Nei primi giorni di sole spesso si vedono persone con sacchetti o cesti, camminare per i campi, alla ricerca di questa pianta che nasce spontanea. Fino a qualche decennio fa, il livertin era un ingrediente molto usato in cucina, le nonne lo usavano per fare le frittate o da mangiare lessato con una noce di burro e un spolverata di parmigiano.

Ora, un po’ per mancanza di tempo e un po’ perchè è sempre più difficile trovare zone incolte dove queste erbe possano crescere, si vede sempre più raramente nelle cucine piemontesi.
Recentemente però il livertin è stato riscoperto da molti chef stellati della regione, che fanno da ambasciatori a questo ingrediente povero ma dalle enormi qualità.

Questo germoglio  infatti è un concentrato di benessere: oltre ad essere ricchissimo di sali minerali, contiene anche una grande quantità di antiossidanti ed ha un forte potere rilassante, quindi è il perfetto ingrediente da consumare durante il cambio di stagione che spesso porta un pò di insonnia.

COME CUCINARE IL LIVERTIN:

Tagliate la parte più coriacea dello stelo, quindi una volta sciacquato, mettetelo in padella con un po’ acqua, un filo d’olio e una noce di burro e fatelo stufare con il coperchio. Potete preparare anche un delizioso risotto ai luvertin oppure la classica frittata: in realtà è un ingrediente davvero versatile che vi conquisterà con il suo retrogusto leggermente amarognolo e dal sapore che ricorda un asparago delicato.

IL CONSIGLIO IN PIÚ:

Se volete portavi a casa un po’ di lavertin, non vi resta che prepararvi un bel cestino da picnic ed esplorare le campagne di Langhe, Roero e Monferrato alla ricerca di questa erba dalle mille proprietà. Cosa mettere nel cestino del pranzo? Ovviamente una birra artigianale di cui il luppolo è uno degli ingredienti principali, non solo perchè regala la caratteristica amarezza, ma grazie anche sua funzione conservante che mantiene intatta la qualità.